Aggiornamento ADR 2025: tutte le novità e cosa cambia per le aziende.
Come ogni due anni, l’ADR, ovvero l’Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada, è stato aggiornato. Il nuovo regolamento con aggiornamento ADR 2025 è entrato in vigore il 1° gennaio 2025, ma diventerà pienamente operativo dal 1° luglio 2025, dopo un periodo transitorio utile a consentire agli Stati membri di adeguarsi.
Vediamo nel dettaglio le principali modifiche e cosa comportano per chi opera nel settore.
Cos’è l’accordo ADR
L’ADR (Agreement concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Road) è l’accordo europeo che disciplina il trasporto su strada delle merci pericolose.
Entrato in vigore nel 1968 e soggetto a revisione biennale, l’ADR stabilisce requisiti tecnici, normativi e di sicurezza che devono essere rispettati da tutti i soggetti coinvolti nella catena logistica: trasportatori, mittenti, destinatari, caricatori, imballatori e conducenti.
L’obiettivo principale è ridurre al minimo i rischi per le persone, l’ambiente e le infrastrutture durante il trasporto di sostanze potenzialmente pericolose, come liquidi infiammabili, gas compressi, materiali corrosivi o esplosivi.
Le principali novità dell’ADR 2025
L’aggiornamento ADR 2025 introduce diverse modifiche significative che impattano direttamente sulla gestione e il trasporto delle merci pericolose.
Ecco i principali cambiamenti da tenere d’occhio:
- Introduzione di un nuovo numero ONU per le batterie al sodio ionico
L’ADR 2025 prevede l’assegnazione di un codice ONU specifico per le batterie al sodio ionico, una tecnologia emergente nel settore energetico. Questo comporta l’obbligo di applicare nuove modalità di classificazione, etichettatura, imballaggio e trasporto, simili a quelle già in vigore per le batterie al litio, ma con alcune differenze tecniche e gestionali. - Deroga alla nomina del consulente ADR per lo speditore in caso di spedizioni occasionali
Viene chiarito che anche lo speditore può beneficiare della deroga all’obbligo di nomina del consulente ADR, a condizione che effettui spedizioni in modo occasionale e limitato. Questo alleggerisce gli oneri normativi per molte piccole imprese e realtà produttive che movimentano merci pericolose in modo sporadico. - Trasporto dei rifiuti contenenti amianto alla rinfusa
L’ADR 2025 consente il trasporto dei rifiuti contenenti amianto alla rinfusa, purché siano confezionati in big bag o altri imballaggi idonei a garantire il contenimento e la sicurezza durante il trasporto. Si tratta di una modifica importante, che va incontro alle esigenze operative delle aziende che si occupano di bonifiche e smaltimenti. - Semplificazione per il trasporto misto di vernici
Sono state semplificate le disposizioni relative al trasporto combinato di vernici, rendendo più agevole la gestione di carichi misti per le aziende che movimentano diversi prodotti chimici classificati come merci pericolose. - Ampliamento delle esenzioni per bitume e prodotti per la manutenzione stradale
È stata ampliata l’esenzione ADR per il trasporto di bitume e altri materiali impiegati nella manutenzione stradale, purché siano rispettate specifiche condizioni operative. Ciò permette una maggiore flessibilità nei cantieri e nei trasporti su base locale. - Obbligo di conservazione dei documenti a bordo
L’aggiornamento ribadisce l’obbligo di avere sempre a bordo del veicolo tutti i documenti pertinenti, tra cui:- il certificato di formazione (patentino ADR) del conducente
- le istruzioni scritte in caso di emergenza
- i documenti relativi al veicolo (es. certificazioni tecniche)
- un documento di identità valido
Tutti questi devono essere riferiti in modo specifico al mezzo impiegato per il trasporto.
Cosa devono fare ora le aziende
Con l’entrata in vigore dell’adeguamento ADR 2025, le aziende sono chiamate ad agire in modo proattivo. In particolare:
- verificare se le merci trattate rientrano tra quelle coinvolte dalle nuove disposizioni, come le batterie al sodio ionico o i rifiuti contenenti amianto;
- aggiornare la documentazione interna, inclusi manuali, schede tecniche e procedure operative;
- organizzare o aggiornare la formazione per tutto il personale coinvolto sulle novità nel trasporto o nella gestione delle merci pericolose;
- valutare la necessità di nominare un consulente ADR, considerando le deroghe e le modalità di trasporto realmente utilizzate.
Sanzioni per chi non si adegua: cosa si rischia
L’inosservanza delle disposizioni previste dall’ADR può comportare conseguenze gravi sia dal punto di vista economico che penale. Le autorità competenti effettuano controlli regolari su strada e presso le sedi aziendali, e le sanzioni possono essere molto severe, anche nei confronti di chi movimenta merci pericolose occasionalmente o in quantità limitate.
Le sanzioni variano in base alla gravità dell’infrazione e possono arrivare a migliaia di euro, con il rischio di sequestro delle merci, fermo del veicolo o sospensione dell’attività. In caso di incidente, potrebbero scattare responsabilità penali. Anche gli errori apparentemente minori possono avere conseguenze serie: per questo è fondamentale rispettare ogni dettaglio della normativa.
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